È la stima fatta da Legambiente lanciando la sua nuova campagna nazionale chiamata: “Civico 5.0 Un nuovo modo di vivere il condominio”.
Legambiente spera di spingere i condomìni italiani a una riconversione verso l’efficienza energetica, con un duplice obiettivo: sul fronte dell’ambiente e su quello del risparmio. Che molto spesso sono due valori cha vanno a braccetto.
Legambiente stima che, con la riconversione di circa 30mila alloggi all’anno, potrebbero venire risparmiati entro il 2030 almeno 400 milioni di euro nelle bollette delle famiglie coinvolte; per un risparmio medio di circa 620 euro ad alloggio, all’anno.
Il vantaggio per l’ambiente sarebbe calcolato in 840mila tonnellate di CO2 in meno all’anno e un risparmio, sempre annuale, di 420milioni di metri cubi di gas!
“La sfida che Legambiente lancia – dice Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale – è quella di riqualificare almeno il 50% degli edifici condominiali, con maggiori problemi di efficienza energetica, entro il 2030.
L’obiettivo è di riuscire a garantire la continuità degli incentivi degli Ecobonus fino a quella data, in modo che le imprese abbiano certezze sulla prospettiva, e di stabilire un obiettivo prestazionale minimo per cui i condomìni raggiungano almeno la Classe B di certificazione energetica e comunque una riduzione di almeno il 50% dei consumi per riscaldamento e raffreddamento.
Interventi di questo tipo, proprio perché permettono di ridurre i consumi energetici degli edifici, vanno- aggiunge – nella direzione richiesta dall’Unione europea”.
Legambiente ricorda che stando agli ultimi dati sono 1,2 milioni i condomìni presenti in Italia dove vivono circa 14 milioni di famiglie.
Di questi almeno 740 mila (16%) necessitano di una riqualificazione energetica, perché costruiti nel dopoguerra con materiali e tecniche che avevano scarsissima attenzione all’efficienza dei sistemi di riscaldamento; mentre l’82% è stato costruito prima dell’entrata in vigore della legge 10-91 sull’efficienza energetica in edilizia.
Interventi che mirino all’efficacia energetica aumentano anche il valore delle case e degli appartamenti. Si stima che l’aumento di valore dell’immobile possa venir compreso tra il 5 e il 15%.
Sono dati su cui vale la pena soffermarsi, perché spesso si imputano bollette elevate al gestore, quando invece molte colpe sono imputabili alla qualità degli edifici.
Ciò non toglie, che scegliendo un gestore dell’energia che sappia dialogare e che metta al primo posto le persone, le cose vadano comunque meglio.
Meglio si capiscono tutte le voci delle bollette e più si viene spinti verso numerose forme di risparmio.
È quello che fa quotidianamente Antenore, che non vuole call center, ma parlare direttamente con tutte le persone, per spiegare e suggerire le offerte migliori per ogni singola esigenza.